Debitore non paga: come ottenere un decreto ingiuntivo?

Cosa fare quando il debitore non paga?

Questa situazione spiacevole, purtroppo molto frequente, può essere superata agevolmente con i rimedi previsti dalla legge e con il supporto di un legale.

Per prima cosa, per risolvere la questione in maniera pacifica e senza l’intervento di un giudice, è opportuno inviare al debitore inadempiente solleciti di pagamento per iscritto.

L’intervento di un legale in questa sede può essere fondamentale. Infatti, un avvocato può inviare una formale diffida ad adempiere e messa in mora.

La diffida ad adempiere consiste in una lettera formale con cui il creditore ordina al debito inadempiente di pagare entro un certo termine.

La messa in mora consiste nell’intimazione con cui il creditore chiede formalmente al debitore di adempiere. La messa in mora produce importanti conseguenze formali disciplinate agli art. 1221 c.c. e 1223 c.c., come il fatto che è proprio dalla messa in mora che iniziano a computarsi anche gli interessi.

Questa comunicazione ha un altro effetto fondamentale, ossia quello di interrompere la prescrizione.

Quando la lettera di un legale contenente la diffida ad adempiere non è sufficiente ed il debitore continua a non pagare il nostro codice di procedura civile offre un importante rimedio per garantire il soddisfacimento delle pretese del creditore: il decreto ingiuntivo.

Decreto Ingiuntivo

Il decreto ingiuntivo consiste in un provvedimento del giudice che, come suggerisce il nome, ingiunge il debitore al pagamento.

Si tratta di un vero e proprio provvedimento del Tribunale che condanna il debitore a pagare.

 Il decreto ingiuntivo si ottiene a seguito del deposito di un Ricorso, che verrà valutato dal Tribunale per cifre superiori ad € 5.000,00, oppure dal Giudice di Pace quando il debito ha ad oggetto importi inferiori a € 5.000,00.

Il procedimento è particolarmente rapido. Infatti, non si celebra alcuna udienza, ma il Giudice, una volta esaminato il Ricorso e verificata la sussistenza dei presupposti, provvede a emanare il Decreto Ingiuntivo, con cui ingiunge il debitore a pagare quanto dovuto.

Presupposti per l’ottenimento di Decreto Ingiuntivo

Affinchè il Ricorso per Decreto Ingiuntivo venga accolto dal Giudice con emissione di Decreto Ingiuntivo che ingiunge il pagamento è necessaria la sussistenza di alcuni requisiti:

  – Chi presenta il ricorso deve essere creditore di una somma di denaro determinata definita in modo preciso;

  – Deve esservi prova scritta del diritto di credito.  Ad esempio: un contratto, un ordine firmato dal debitore, una fattura, una dichiarazione (anche una mail) di riconoscimento di debito, una promessa di pagamento, una cambiale o un assegno.

A questo punto il Giudice, una volta verificata l’esistenza di documentazione scritta e di un credito ben quantificato, andrà immediatamente ad emanare il Decreto Ingiuntivo con cui condanna il debitore a pagare.

Il Decreto Ingiuntivo, quindi, deve venire notificato al debitore che ha 40 giorni per provvedere al pagamento. Decorsi i 40 giorni il Decreto Ingiuntivo diventa esecutivo, cioè può costituire il fondamento dell’esecuzione forzata e dare, quindi, titolo per realizzare un pignoramento (es: pignoramento dello stipendio, pignoramento del conto corrente, pignoramento immobiliare).

Quando il Decreto si fonda su cambiali, assegni o promesse di pagamento e riconoscimento del debito il Decreto Ingiuntivo è provvisoriamente esecutivo, cioè consente immediatamente di procedere all’esecuzione forzata, immediatamente senza attendere  che siano trascorsi 40 giorni.

 

In caso di necessità per il recupero di un vostro credito potete contattarci senza impegno per e-mail all’indirizzo info@cflegal.it o telefonicamente.

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